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VITTIME DEL
TERREMOTO
(L'Aquila 10 aprile 2009)
Duecentocinque bare
disposte in fila
sulla terra,
con nomi e fiori.
bimbi, adulti, anziani.
Volti piangenti
con decoro,
accanto alle persone
care travolte,
lasciano sconforto.
Una folla immensa,
il Presidente della Repubblica,
autorità di Stato
in prima fila;
tutta Italia al dolore unita.
All'inizio
il messaggio del Papa
letto dal segretario:
"Adesso si vuole tanta forza
per ripartire".
All'altare il clero
con riti, esequie, preghiere.
L'omelia del Cardinale
letta con commozione,
ascoltata in silenzio
e attenzione.
La grande speranza
in tante anime è entrata,
la luce Divina
i cuori
ha inondato.
L'Arcivescovo dell'Aquila
all'omelia finale,
pronunciò le parole di Gesù:
"Chi crede in me
non morirà in eterno". |
5 AGOSTO 2008
(Castellazzo, Madonna
della Neve) Maria, Mamma del cielo,
dolce lo sguardo, d'azzurro vestita,
sul braccio sinistro,
appoggiato, Gesù Bambino,
la mano destra allungata,
fra le dita una sacra corona.
Nel centro, in una nicchia,
se ne sta tutto l'anno, un po' soletta,
protegge la sua gente e la Chiesetta.
Dal 1940, i primi anni,
perciò quasi settanta,
i castellazzesi i primi d'agosto,
la loro madonnina
dall'incastro tolgono,
circondata da fiori e ceri
per poi il 5 agosto
portarla per le vie del paese,
fra suoni, canti e preci
e luci accese.
Molta è la gente,
partecipan le parrocchie vicine,
tutti con attenzione
ascoltan la bella omelia,
e dalla Mamma celeste
con devozione
ricevon la Santa Benedizione.
Tante serate passate in allegria
un ritrovarsi fra paesani,
un susseguirsi di bande, complessi
sbandieratori, majorettes,
frustatori, mini ballerini,
pesche, lotterie, cene, spuntini.
Tutto è finito sempre
in sana armonia.
Cara Mamma Santissima,
resta con noi, aiuta l'umanità.
Un caro pensiero
a quelli che non sono più qua. |
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A CASA DELLA
DOTTORESSA
(agosto 2002 -
da Cespugli ... pag. 96)
Al mercoledì in
casa della dottoressa,
c'è la riunione di alcune poetesse,
si parla di tanti argomenti
tutti molto eloquenti.
L'atmosfera è tanto cordiale
tutto si svolge in modo rituale;
infine, molto appagate,
fanno le parole crociate.
Tutto questo viene allietato
da uno splendido spuntino prelibato,
che Tomasina, con tanta bravura,
mette in tavola con immensa premura.
Alla cara, che ci da ospitalità,
auguriamo tanta serenità;
che tutto si svolga nel modo migliore,
con l'aiuto di nostro Signore. |
ANNIVERSARIO
(30 aprile 2003
- da Cespugli ... pag. 107)
Tre anni son
passati
da quando ci siam lasciati;
tanto tempo trascorso all'unisono,
non si può dimenticare come un sogno.
Sempre ricordi,
belli e brutti,
alla mia mente passan tutti;
mi fanno compagnia,
così il tempo scorre via.
Il nostro amore
continua,
con reciproca sintonia:
tu mi guardi da lassù
ed io ti penso da quaggiù.
Quando il Signore
lo vorrà
ci ricongiungerà:
saremo felici per l'eternità.
Ora lo ringrazio di tutto ciò che da. |
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Il cibo
(2009)
Quanti voli
intrecciano le rondini per trovare il cibo ai loro piccini.
Le mamme sempre solerti perchè ai bambini non manchi mai il
cibo.
Il cibo fonte di vita, portante di grazia, connubio dei
sensi, piacere del corpo.
La massaia, con cura il desco prepara, perchè il cibo ben si
presenti.
Quando l'offre guarda, sussulta, teme, gioisce.
Nel mondo tanta è la gente che il cibo manca,
per loro
niente buttiamo e con amore doniamo.
Letto
(2009)
Trascorrer una lunga giornata, quasi sempre agitata,
com'è bello quand'è terminata, trovare un bel lettone
ordinato.
La nostra esistenza, per parecchie ore viene trascorsa
sdraiati su un soffice letto.
Il letto del sonno, dei sogni, dell'amore, delle veglie, del
dolore.
Su quel letto, in una notte insonne, quante immagini
appaiono.
Volti amati passati e presenti, come fuggenti, ricordi belli
e brutti, gioie e dolori.
Il tutto al mattino offrirlo a nostro Signore.
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